Dal 27 agosto al 1° settembre Ventotene ha vissuto, come ogni anno, da 35 anni, un omaggio continuo al padre dell’Europa federale. E anche la stampa nazionale (per tutti il Corriere della sera del 21 agosto con un ampio articolo) ha recepito il nostro evento. Il Seminario federalista per i giovani, i dibattiti che la sera si sono susseguiti in piazza, con grande partecipazione di pubblico, la visita dei federalisti alle tombe di Altiero Spinelli e Luciano Bolis, le iniziative di ironico sarcasmo dei giovani federalisti (#Spinelliswatchingyou), hanno mostrato che il vero omaggio al Manifesto di Ventotene è quello di rendere attuale il contenuto essenziale che, a distanza di tre quarti di secolo, continua a trasmettere.

Organizzate dall’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”, con la collaborazione della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Ventotene, della Gioventù Federalista Europea, del Movimento Federalista Europeo, del Movimento Europeo in Italia e dell’Ente Nazionale Canossiano, si sono tenute in parallelo dal 27 agosto al primo settembre, presso il nuovo Centro polivalente “Umberto Elia Terracini” di Ventotene, la XXXV edizione del seminario nazionale e la XXXIII edizione del seminario internazionale, intitolate “Il federalismo in Europa e nel mondo”. Al seminario nazionale, hanno preso parte un centinaio di ragazzi mentre a quello internazionale circa 42.
Come l’anno scorso, il seminario è stato condito dal grande entusiasmo dei partecipanti e dalle ottime e compiute relazioni dei relatori.

Purtroppo, a causa del terribile terremoto verificatosi nel centro Italia il 24 di agosto, la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ha annullato la sua prevista partecipazione alla cerimonia inaugurale del seminario in programma il 27 agosto poiché ha preferito restare vicina alle zone colpite dal sisma (tra cui la regione delle Marche, regione natìa della presidente). Assieme a Boldrini, era previsto anche l’intervento dei presidenti delle assemblee legislative di Francia, Lussemburgo, Spagna e Slovenia.
La sessione di apertura è iniziata con l’intervento di Gabriele Panizzi – vicepresidente dell’Istituto Spinelli – seguito dall’intervento di Cristiano Zagari – membro del consiglio d’amministrazione dell’Istituto Spinelli in rappresentanza della Regione Lazio. Entrambi hanno ribadito l’importanza simbolica e politica di Ventotene come punto di riferimento dei federalisti e l’impegno della Regione Lazio che rendere possibile il seminario di Ventotene ormai da trentacinque anni. Zagari ha dato lettura del messaggio inviato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, anch’egli all’ultimo momento impossibilitato ad intervenire in seguito al terremoto.
Successivamente, la presidente del Comitato Eutopìa 2.0. Valentina Pattavina, ha letto la lettera che Laura Boldrini ha scritto per i partecipanti al seminario dove ha espressamente ringraziato i giovani federalisti per il loro contributo alla battaglia federalista e ha ribadito l’importanza dell’azione in favore degli Stati Uniti d’Europa. Inoltre ha detto che non mancheranno altre occasioni in futuro per grandi eventi come quello che era previsto per il 27.
Anche l’eurodeputata Barbara Spinelli ha voluto contribuire alla cerimonia di apertura con una sua lettera - che aveva inviato alla Presidente della Camera - dove ha sottolineato l’importanza dell’azione del padre e valutato positivamente il documento “Più integrazione europea, la strada da percorrere” che la presidente della Camera Laura Boldrini sta portando avanti insieme agli altri presidenti delle Camere basse europee che l’hanno sottoscritta.
Sono intervenuti successivamente, il presidente del Movimento Federalista Europeo (MFE) Giorgio Anselmi, il direttore dell’Istituto Spinelli Federico Brunelli, il presidente della Gioventù Federalista Europea (GFE) Simone Fissolo e il segretario della GFE Giulio Saputo.
Si è quindi tenuta la breve cerimonia di assegnazione da parte dei figli della seconda edizione del Premio Antonio Saggio (già Avvocato generale alla Corte di Giustizia di Lussemburgo) al giovane Luca Bonofiglio, meritevole di aver presentato il miglior elaborato sul tema “Per salvare Schengen superare Schengen”.
La giornata I saluti si èsono conclusai con un omaggio da parte dei partecipanti di entrambi i seminari seminaristi sia del nazionale sia dell'internazionale alla tomba di Altiero Spinelli e di Luciano Bolis.

I lavori sono iniziati domenica 28 agosto con la relazione di Pier Virgilio Dastoli – presidente del Movimento Europeo in Italia – riguardo all’azione di Altiero Spinelli presso il Parlamento Europeo. Dastoli ha narrato le vicende di Spinelli negli anni caldi prima e dopo l’approvazione del Trattato Spinelli. Ha ricordato il suo operare giornaliero, il suo pragmatismo politico e il suo spiccato realismo, quel realismo che però non era come quello dei cinici e dei pessimisti, ma di coloro che hanno coscienza della realtà e utilizzano lo strumento dell’azione politica per cambiarla.
Nel pomeriggio è seguitasono seguite lea relazionie di Luisa Trumellini (direzione MFE) e di Antonio Argenziano (tesoriere GFE) sul rapporto tra il federalismo e le ideologie tradizionali. Sempre al centro dell’attenzione sono state la teoria politica, l’azione e la strategia (i tre parametri che Spinelli utilizzava per declinare l’operato politico).
E’ dunque la morale della responsabilità – parafrasando Luisa Trumellini -– che spinge gli esseri umani a “rendere possibile ciò che è necessario”. E’ in un’organizzazione politica collettiva che si può chiarire l’ideologia e renderla concreta tramite un’azione determinata dal momento storico che si sta vivendo.
Antonio Argenziano invece, ha messo a fuoco il concetto di libertà, spiegato da Spinelli e Rossi nel Manifesto di Ventotene, come “Il fondamento della civiltà moderna”. Questa libertà sembrava poter essere garantita da questo nuovo prodotto storico dell’età moderna: lo stato nazione. Ma come spiega bene Spinelli all’inizio del Manifesto,  lo stato nazionale conteneva in sé già la sua stessa negazione: conteneva già i germi del nazionalismo, dell’imperialismo e del totalitarismo. Quei germi che poi avrebbero portato alla distruzione dell’Europa e al fallimento dello stato nazione.
E il federalismo dove si colloca in questa fase storica? Spinelli scrisse nel Manifesto profeticamente “La linea di divisione fra partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa quelli che concepiscono ancora come fine essenziale della lotta la conquista del potere politico nazionale e quelli che vedranno finalmente come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere naziona¬le, lo adopereranno prima di tutto come strumento per realizzare l’uni¬tà internazionale”.

Il 29 agosto invece Antonio Longo (direttore dell L’Unità Europea) e Simone Fissolo (presidente GFE), hanno analizzato le conseguenze di una frammentata politica estera, come quellao di non riuscire a gestire il fenomenio migratori, suggerendo di legittimare un governo dell’Eurozona per gestire in maniera più efficace e coerente questioni come appunto, quella dell'immigrazione.
Bisogna sottolineare anche, l'importanza del trattato di Schengen in questo contesto e la necessità di salvarlo, poiché garante di diritti come quello alla libera circolazione di persone merci e servizi.
Nel pomeriggio del 29, Alfonso Iozzo (Bureau UEF) e Stefano Pietrosanti hanno presentato il panorama attuale da una diversa chiave di lettura: il primo in relazione al fenomeno della globalizzazione e a come quest'ultimo possa essere governato mentre il secondo attraverso il concetto di stabilità monetaria e i suoi parametri.
Martedì 30 agosto, Salvatore Aloisio (comitato centrale MFE e segretario regionale MFE Emilia Romagna) e Lorenzo Spiller (segretario regionale GFE Piemonte) hanno spiegato che cos'è lo stato federale da un punto di vista istituzionale e proposto delle alternative concrete all'apparato istituzionale dell'Unione Europea: un istituzione con molte anomalie da risolvere - secondo i federalisti - cedendo le competenze minime che spettano a un livello sovranazionale.
Durante la sessione mattutina, si è unito al tavolo dei lavori Marco Piantini - consigliere della Ppresidenza del Cconsiglio agli affari europei - il quale, ha contribuito con una relazione sul ruolo dei giovani e sul contributo della Ppresidenza del Cconsiglio al processo d'integrazione. Ha spiegato inoltre come questi due temi sono collegati: "vVoi giovani sarete la classe dirigente del futuro, la vostra formazione è determinante come l'operato attuale del governo italiano in Europa" parafrasando Piantini.

Nel pomeriggio, sono intervenuti Michele Ballerin (vicesegretario MFE) e Giulia Spiaggi (comitato centrale MFE) sul ruolo della BCE e sulla necessità di dare un bilancio federale all'eurozona per promuovere un new deal europeo. Molto importante è stato il contributo di Elly Schlein, eurodeputata, di questa legislatura che ha raccontato ciò che si sta discutendo alin parlamento europeo in questi mesi e quali sono le battaglie politiche e istituzionali che si stanno portando avanti al PE.
Molto importanti anche sono state le relazioni di Franco Spoltore (segretario generale MFE), Giulio Saputo (segretario generale GFE), Giorgio Anselmi (presidente MFE) e Elias Carlo Salvato (direzione GFE) sul ruolo dell' MFE e della GFE nel panorama attuale e sulla strategia che quest'ultimo deve far propria.
Una novità di quest'anno è stata la presentazione del progetto VIVO + EU (che ha sostenuto questa edizione del Seminario di Ventotene) presentata dal presidente del CIME Pier Virgilio Dastoli e da Stefano Milia (segretario generale aggiunto CIME). L'iniziativa è stata promossa dal CIME e si realizza all'interno del programma ERASMUS + e ha come fine quello di accrescere il livello delle competenze e conoscenze dei giovani aderenti tramite lo strumento del dialogo strutturato.
Il seminario si è concluso con la sessione mattutina di giovedì 1 settembre dal titolo "Rilanciare l'azione di Altiero Spinelli a trent'anni dalla scomparsa" le relazioni di Mario Leone (segretario MFE Lazio), Simone Fissolo (presidente GFE), Franco Spoltore (segretario MFE) Cécileline Kyenge (eurodeputata) e Giacomo D'Arrigo (direttore Aagenzia nazionale per i giovani). Il segretario MFE Lazio ha inoltre letto una lettera che Paolo Gentiloni ha mandato ai partecipanti del seminario.....
E' statao ribaditao più volte da quasi tutti i relatori l'importanza dell'appuntamento del 25 marzo 2017 a Roma quandoche, in occasione del sessantesimo anniversario dai Trattati di Roma, tutte le forze federaliste in sinergia con le istituzioni scenderanno in piazza per una grande manifestazione. In contemporanea in quel week end si svolgerà inoltre i Comitato Federale della JEF Europe, motivo per cui accorreranno moltissimi ragazzi da tanti paesi europei!
Il XXXIII Seminario Internazionale di Ventotene intitolato "Federalism in Europe and the world" ha iniziato i suoi lavori il 27 agosto con le relazioni di Florent Banfi (presidente UEF France), Pier Virgilio Dastoli (presidente CIME), Fernando Iglesias (Comitato centraleChairman Council WFM) Ophélie Omnes (vicepresidente JEF Europe) e Paolo Vacca (segretario generale UEF).
Domenica 28 agosto Paolo Vacca (Segretario Generale dell'UEF) ha tenuto la relazione "Federalism : what it is and its relations to other ideologies " a cui come tutte le mattine sono seguiti i gruppi di lavoro. Nel pomeriggio Lucio Levi (Council WFM) e Pier Virgilio Dastoli hanno parlato del Manifesto di Ventotene e di Altiero Spinellie la sua estrema attualità sui grandi temi istituzionali.
L'argomento di lunedì mattina è stato "The nation state and federalism : a controversial relation "  con Luisa Trumellini (direzione MFEBureau UEF) e Otto Schmuck (Bureau UEF) mentre nel pomeriggio Philipp Agathonos (vicepresidente UEF) e Florent Banfi (presidente UEF France) hanno parlato di "A european defence and security policy to govern migration flows and preserve the Schengen area".

La mattina del 30 agosto Alfonso Iozzo (UEF Bureau) e Simone Vannuccini (comitato centrale MFE) hanno tenuto una conferenza dal titolo "Governing globalization: the role of Eeurope for a stable monetary system and sustainable trade". Nel pomeriggio invece si è discusso su "The ECB is not enough! A federal budget for the eurozone and an investiment plan for Europe and Africa" con Flavio Brugnoli (direttore del Centro Studi sul Federalismo) e Domenec Devesa (bureau UEF).
Il 31agosto invece sono intervenuti Fernando Iglesias (Council Chairman WFM) e Ophelie Omnes (vicepresidente JEF Europe ) sull'argomento "Federalist organizations and the campaign for a federal Europe and world federation " e Simone Fissolo (presidente GFE) con James A. Williams (CouncilEB WFM) sul tema "Reforming the un: a un parlamentary assembly and security coucncil representing the marco - regions of the world". Ha tenuto l'intervento conclusivo della giornata Florencia Gor (Ddemocracia Gglobal) su "The campaign for a Llatin Aamerican and Ccaribbean penal court against transnational organized crime".
Nella giornata di chiusura dal titolo "The role of European Parliament and of nationale governments for a fiscal, economic and budgetary union of eurozone and EU treaty reform" sono intervenuti Giulia Spiaggcci (FC JEF Europe) e Françcois Mennerat (bureau UEF).
Molto importanti, come ogni anno, sono state le discussioni tenutesi nei gruppi di lavoro, dove i ragazzi, seguiti dai capi gruppo della GFE e della JEF Europe, sono riusciti a tirar fuori i loro dubbi e le loro qualità. Non è sempre semplice riuscire ad esprimersi al meglio davanti a una grande platea: il lavoro nei gruppi ha senz'altro aiutato i ragazzi a superare questo ostacolo al fine di imparare, costruire e approfondire. Prender la parola in pubblico e dare voce al proprio pensiero è importante tanto quanto la formazione federalista del militante, che inizia proprio a Ventotene. E quel che ci auguriamo noi militanti federalisti è che da questo seminario - e in quelli futuri - nascano altri militanti per la nostra battaglia e che l'obbiettivo della federazione europea diventi sempre più vicino e tangibile agli occhi di tanti giovani che decidono di impegnarsi nel Movimento.

  

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