Poco o nulla è stato scritto dai commentatori politici a riguardo di questo passaggio contenuto nel discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato dalla Presidente della Commissione europea il 14 settembre 2022: “I panel europei di cittadini, che hanno svolto un ruolo centrale nella Conferenza, diventeranno una costante della nostra vita democratica”. Un’affermazione laconica, che potrebbe però avviare una piccola grande svolta nella storia dell’Unione. Il riferimento è infatti alla possibilità di rendere permanente l’innovativo esperimento di democrazia deliberativa - panel transnazionali di centinaia di cittadine e cittadini estratti a sorte da ogni angolo del continente, e da differenti strati sociali- introdotto nel funzionamento dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa, anche su spinta in particolare di un gruppo di intellettuali, esperti di democrazia deliberativa e organizzazioni della società civile europea coagulatosi attorno al "Manifesto for a European Citizens’ Assembly”, pubblicato su 'Le Soir' e altri giornali europei, prima dell’avvio della Conferenza, nel marzo 2021 - un cui estratto tradotto riportiamo in calce.

In coincidenza del discorso sullo Stato Dell’Unione, “Citizens Take Over Europe”, coalizione di più di 50 ONG europee, ha poi reso pubblico il documento A European Citizens’ Assembly Needs to Empower the Citizen - elaborato da alcuni attivisti e intellettuali di differenti università europee - di cui riportiamo qui di seguito l’introduzione in traduzione. La proposta è quella appunto di trasformare la sperimentazione avviata con la Conferenza sul futuro dell’Europa in una nuova vera e propria istituzione dell’Unione europea - l’Assemblea dei Cittadini Europei (ACE) - che influenzi e integri l’azione legislativa del Parlamento europeo e delle altre istituzioni, accelerando la costruzione di una democrazia transnazionale partecipata, anche accompagnando il percorso della Convenzione - se mai sarà avviata - e della sempre più necessaria Costituente europea. 

MF


L'Assemblea dei cittadini europei deve dare potere al cittadino

(Settembre 2022)

“I cittadini europei chiedono costantemente maggiori possibilità di essere ascoltati a livello europeo. Vogliono avere voce in capitolo nella creazione delle politiche europee. Un'Assemblea dei cittadini europei (ACE) permanente sarebbe un passo audace verso la costruzione - e la rivitalizzazione - della democrazia europea.

In vista della Conferenza sul futuro dell'Europa, la coalizione Citizens Take Over Europe (CTOE), insieme ad accademici ed esperti della democrazia deliberativa e transnazionale, aveva proposto un Manifesto. CTOE continua a sostenere la creazione di un'Assemblea (o di Assemblee) transnazionali dei cittadini europei. CTOE aveva anche già delineato le linee guida essenziali con 10 standard democratici che ogni assemblea dei cittadini deve seguire per contribuire in modo decisivo all'innovazione democratica.

Sulla base di questi sforzi e osservando la volontà degli attori europei di istituzionalizzare una forma permanente di deliberazione dei cittadini, CTOE raccomanda vivamente un'istituzione con una forte natura bottom-up e di empowerment dei cittadini. Attualmente, le proposte che circolano presentano le assemblee dei cittadini come una "aggiunta" ai meccanismi di consultazione esistenti, senza tuttavia modificare in modo significativo lo status quo dei rapporti di potere esistenti o delle procedure decisionali. La coalizione CTOE ritiene che un approccio tecnocratico non renda giustizia alla richiesta di una vera Europa dei cittadini. Sottolineiamo quindi cinque dimensioni che sono assolutamente cruciali per un'Assemblea dei cittadini europei che possa effettivamente democratizzare la politica dell'UE, creare un solido canale dal basso verso l'alto e dare ai cittadini una voce, con conseguenze reali.

  1. Il processo deve essere guidato dai cittadini in diversi modi. La democrazia deliberativa tende a essere un processo dall'alto verso il basso "solo su invito". Un'Assemblea di cittadini deve consentire ai cittadini di esprimersi in un'ampia gamma di aspetti: definizione dell'ordine del giorno, monitoraggio dei risultati, progettazione del processo, invito di parti interessate ed esperti, nonché follow-up e definizione di politiche concrete.
  2. Occorre prestare grande attenzione all'ampia inclusione dei partecipanti. Un'inclusione ampia, pluralistica e sensibile alle minoranze è della massima importanza se si vuole che un'assemblea dei cittadini europei sia legittima e rappresentativa. La selezione casuale dovrebbe includere un'ampia gamma di persone, non solo i cittadini formali dell'UE, e potrebbe anche prendere in considerazione una significativa inclusione di attori della società civile.
  3. Il processo deve prevedere un mandato vincolante che garantisca ai cittadini che le loro opinioni avranno un peso […]
  4. Un’assemblea dei cittadini a livello europeo deve dare priorità alla pubblicità e alla visibilità, collegando il mini-pubblico all'enorme macro-pubblico europeo. […]
  5. Lo strumento dell'Assemblea deve essere finanziato in modo efficace. I cittadini partecipanti devono essere adeguatamente rimborsati. L'assemblea o i gruppi di lavoro dell'assemblea hanno bisogno di incentivi attraenti per cittadini di tutte le età e provenienze, che li stimolino a impegnarsi. Tali incentivi comprenderanno momenti di divertimento, socievolezza e impegno culturale. Non dobbiamo dimenticare che la cultura è fondamentale per aprire e alimentare l'immaginazione democratica. […] 

Paul Blokker (Università di Bologna), Michele Fiorillo (Scuola Normale Superiore), James Organ (University of Liverpool), Kalypso Nikolaidis (European University Institute), Carsten Berg (European CitizensInitiative Campaign), Dave Levy (Another Europe is Possible), Ulrike Liebert (Universität Bremen), Niccolò Milanese (European Alternatives), Max Steuer (Comenius University of Bratislava and Member of the CoFoE European Citizens’ Panel 2)

Per leggere la proposta completa:
https://citizenstakeover.eu/wp-content/uploads/2022/09/Blueprint-for-a-European-Citizens-Assembly_-pdf.docx.pdf


Manifesto per un’Assemblea dei cittadini europei

(Marzo 2021) 

“L'Europa ha bisogno di un'Assemblea dei cittadini.

Interessi nazionali divergenti e mancanza di solidarietà e coesione hanno paralizzato il progetto europeo per oltre un decennio. Abbiamo assistito a un Consiglio europeo bloccato prima sulla governance economica durante la crisi della zona euro, poi sulle politiche migratorie nella crisi dei rifugiati e recentemente sui valori fondamentali e lo stato di diritto.

Oggi, la crisi di Covid-19 segna un punto di svolta per la storia europea. Un nuovo virus invisibile è stato in grado di accelerare l'integrazione economica, con l'adozione del grande "piano di ripresa" dell'UE, ma non ancora le riforme istituzionali. […]

Il vistoso deficit democratico dell'UE si basa sulla crisi di fondo della democrazia rappresentativa. Lungi dall'essere una novità, la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni nazionali ed europee, così come verso le élite politiche, persiste in tutto il continente. È urgente ripensare il ruolo dei cittadini in Europa: soprattutto in tempi di grande incertezza, il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale diventa fondamentale per rafforzare le nostre democrazie. Ma per superare la sfiducia nei confronti dell'UE e affrontare le sfide socio-economiche e ambientali che ci attendono, abbiamo bisogno di strumenti più inclusivi e innovativi di democrazia partecipativa, al di là dello Stato nazionale.

In questa prospettiva, chiediamo la creazione di un forum transnazionale permanente per la deliberazione e la partecipazione dei cittadini: un'Assemblea dei cittadini europei. In risposta alla Dichiarazione congiunta, vogliamo che la prossima Conferenza sul futuro dell'Europa getti le basi per questo forum e si impegni a progettare un processo deliberativo inclusivo e di alto profilo, con azioni coerenti di follow-up.

La caratteristica principale di un'Assemblea dei cittadini è il coinvolgimento diretto dei cittadini, estratti a sorte e riuniti in modo da rappresentare le identità culturali e la diversità della società - al di là delle divisioni partitiche, degli interessi particolari e delle nazionalità - nel processo decisionale.

L'Assemblea dei cittadini europei (ACE) completerà e rafforzerà la democrazia rappresentativa dell'UE. Sarà anche un nuovo potente pilastro partecipativo per capitalizzare l'energia che proviene dalla società civile europea. Recentemente, le mobilitazioni di base transnazionali dei giovani sulla crisi climatica, delle donne e dei gruppi oppressi per i loro diritti mostrano un immenso potenziale per aiutare l'UE a superare le sfide globali di questo secolo e a dare forma a una società inclusiva. (…)

Michele Fiorillo (Scuola Normale Superiore / CIVICO Europa), David Van Reybrouck, (G1000), Yves Sintomer (Université Paris 8), Jonathan Moskovic (Parlement Francophone Bruxellois), Camille Dobler (Uniwersytet Jagielloński w Krakowie), Fanette Bardin (Démocratie Ouverte), Ulrike Guérot (European Democracy Lab), Fernando Savater (Universidad Complutense de Madrid), Yago Bermejo Abati (Deliberativa), Alberto Alemanno (The Good Lobby / HEC Paris), Philipp Verpoort (Sortition Foundation) [e altr*] ” 

Per leggere il testo completo del Manifesto, in inglese: https://europeancitizensassembly.eu

 

 

  

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