Ottant’anni di vita, proiettati nelle battaglie politiche di oggi e di domani, per “unire l’Europa per unire il mondo”.

Cognosce quod immutabis” era il motto della Scuola di Frattocchie, la più celebre delle scuole di partito del PCI del Secondo Dopoguerra, fondata nel 1944. “Conosci ciò che cambierai” – avere dei propri spazi di analisi, dibattito e formazione sui processi politici – era per i comunisti come per gli altri partiti dell’Italia di quegli anni una linea guida cruciale, nell’ottica di desumere la strategia di azione più adatta all’analisi di un mondo dove nuovi ordini si stavano formando. 

In quegli stessi mesi in cui la guerra ancora infuriava, a maggio 1943 il MFE dava alle stampe il primo numero de L’Unità europea. Anche per i federalisti, allora come oggi, avere strumenti propri di analisi, dibattito e formazione (cognosce) è una componente fondamentale per orientarci verso l’azione da realizzare (quod immutabis). Non possiamo farne a meno perché nessuno può offrire una visione federalista sui più grandi fatti della cronaca politica se non noi stessi. Non bastano alcuni articoli pubblicati sulla stampa tradizionale che sono di ispirazione europeista, non fosse altro che perché è solo all’interno del MFE che ci può essere il dibattito federalista.

Questa agenda che accompagnerà il giornale sarà applicata su due piani fondamentali. 

  • Da un lato, gli articoli di approfondimento sui principali fatti di attualità, per avere una chiave di lettura federalista. Per la stesura sarà coinvolto il più ampio numero di militanti possibile, giovani e meno giovani, dando spazio a diverse sensibilità.
  • Dall’altro lato, il racconto della vita di MFE, UEF, GFE, JEF e WFM, perché – ancora una volta – nessuno se non noi federalisti può conservare le tracce delle proprie discussioni, documenti approvati e campagne di azione perseguite.

In questo senso, proseguiremo sull’impronta data al giornale dai Direttori che mi hanno preceduto. Voglio ringraziare in questa sede tutti loro, con cui ho lavorato dal 2014 al 2021 curando la rubrica delle Attività di sezione e che mi hanno insegnato ciascuno qualcosa, e poi il Direttore da cui ho preso il testimone, Federico Brunelli; tutta la redazione che ha curato il giornale negli ultimi anni, a partire dal Vice-direttore Luca Lionello, Davide Negri, Andrea Zanolli e Lorenzo Epis. Una menzione va anche alla GFE, vera palestra di politica e di mobilitazione.

Questo numero che esce rispecchia tali principi, ma è anche un numero speciale perché dedica diverse pagine all’80° anniversario del MFE, con contenuti che ripercorrono la nostra gloriosa storia, ripresi dal pamphlet MFE80 distribuito in occasione dello scorso Congresso nazionale di Pisa. Rispetto all’attualità, diamo conto a pagina 4 degli esiti del Consiglio europeo del 14-15 dicembre scorso e della successiva trasmissione – da parte del semestre di presidenza spagnola del Consiglio UE – verso il Consiglio europeo della decisione relativa alla convocazione della Convenzione europea. 

Quella sulla convocazione della Convenzione è la battaglia da combattere in questa fase. Dopo il duro lavoro portato avanti nell’ambito della CoFoE, senza il quale non ci sarebbero stati né l’ambizioso report di conclusioni della Conferenza né la storica richiesta del Parlamento di riforma dei trattati con una proposta ad hoc, siamo ora in una fase altrettanto decisiva, non solo per l’UE ma anche per l’Italia stessa, come ricordato anche dal pezzo del Presidente Castagnoli a pagina 3. Compiere un nuovo e ambizioso passo nel processo di integrazione è una necessità per l’UE di oggi, inerme rispetto ai tragici conflitti ai suoi confini (a pagina 6, Pietro Finelli affronta la delicata questione della guerra fra Israele e Hamas; a pagina 7 Giovanni Trinchieri e Victoria Vdovychenko ci aggiornano sugli ultimi svolgimenti dell’invasione russa dell’Ucraina e sull’avvio dei negoziati di adesione all’UE; inoltre, è pubblicato un estratto della risoluzione sulle due guerre approvata allo scorso Congresso UEF del 25-26 novembre). 

Oltre a questi temi, affrontiamo nel numero anche gli esiti della COP 28 che si è svolta tra fine novembre e inizio dicembre a Dubai, con le sue contraddizioni ma anche alcuni passi avanti seppure del tutto insufficienti: ne parla Nicola Vallinoto a pagina 5. A seguire, il Presidente del WFM Fernando Iglesias a pagina 8 ci parla dell’elezione alla presidenza dell’Argentina di Javier Milei e delle sue conseguenze. 

Completano il numero: i materiali della campagna MFE/UEF messi a disposizione delle sezioni per le attività dei prossimi mesi, fra cui in particolare il Manifesto approvato al Congresso UEF, ma anche la Lettera aperta al Governo e alle forze politiche italiane e l’ultimo Quaderno federalista sulla riforma dei trattati, di Giulia Rossolillo; la consueta rubrica delle Attività di sezione; una recensione di In libreria: l’ultimo saggio di Jurgen Habermas, commentato da Michele Fiorillo. Infine, raccontiamo degli esiti del Congresso GFE di inizio dicembre con un pezzo della nuova segreteria, del Congresso JEF e del Congresso WFM del 10-12 novembre, con un pezzo di Nicola Vallinoto.

Spero con tutto il cuore che questo numero e tutti quelli che verranno siano sfogliati e letti da tutte e tutti voi con la stessa passione e la stessa cura che anima la redazione che si occupa in prima persona del giornale. Aggiungo sfogliati perché ritengo, pur essendo un giovane che si interessa e lavora nella digitalizzazione, che avere un giornale di carta non sia un vezzo e un costo inutile, ma uno strumento irrinunciabile per un movimento rivoluzionario come il nostro. Perché, come noi non siamo un’organizzazione virtuale a favore dell’UE come tante ma un movimento fondato su sezioni vive e presenti nei territori e che crede in un forte sistema di idee, così serve un giornale fisico, che sia strumento di dibattito, formazione, aggiornamento, a disposizione di tutti i federalisti. Lo dobbiamo agli ottant’anni di storia del MFE finora e ai prossimi ottanta che ci attendono.

Buona lettura e buon lavoro a tutte e tutti voi.

  

L'Unità Europea

Giornale del

MovimentoFederalista Europeo

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